|
»
Pseudoartrosi
|
• Pseudartrosi Avambraccio( 1 )
• Pseudartrosi Femore( 1 ) • Pseudo Congenita( 1 ) • Pseudo Omero( 1 ) • Pseudoartrosi gamba( 2 ) Pseudoartrosi Pseudoartrosi - Considerazioni generali(M.A. Catagni) (immagini nel file allegato) - Pseudoartrosi senza perdita di sostanza Una frattura ossea può trasformarsi in pseudoartrosi quando, nel trattamento, vengono a mancare STABILITA', FUNZIONE E VASCOLARIZZAZIONE. Pertanto, nella cura di una pseudoartrosi, bisogna ripristinare tali parametri, così da eliminare le cause che si oppongono alla guarigione. Ilizarov distingue due tipi fondamentali di pseudoartrosi: quelle serrate (con piccolo movimento) e quelle lasse (con grande movimento reciproco tra i monconi). Tale distinzione, essenzialmente clinica, è molto importante per il tipo di trattamento da instaurare. Infatti, una pseudoartrosi serrata che, radiologicamente, quasi sempre, si identifica con una pseudoartrosi ipertrofica, è una frattura che "desidera" guarire e in cui i monconi ossei sono sufficientemente vascolarizzati. In tale evenienza dunque è sufficiente rispristinare una reale stabilità interframmentaria, per assistere ad una rapida trasformazione del tessuto interframmentario (fibro-cartilagineo) in tessuto osseo, con eliminazione quindi della pseudoartrosi. Per incrementare ulteriormente la rapidità di guarigione, si possono sottoporre i tessuti molli interposti nello spazio della pseudoartrosi a compressione-distrazione assiale, così da indirizzare la metaplasia dei tessuti verso un solido tessuto osseo. Per una buona funzione di un arto è poi necessario ripristinare assolutamente l'asse di carico, così che le forze applicate all'osso risultino in una componente di compressione-distrazione, con la completa eliminazione delle forze di taglio che sono assolutamente dannose per la formazione di callo osseo riparativo. Una pseudoartrosi lassa (che radiologicamente si identifica di solito con una pseudoartrosi atrofica), è una frattura in cui non solo è stata persa la stabilità, ma in cui è avvenuta una devascolarizzazione dei monconi. Per il suo trattamento a volte non è solo sufficiente ripristinare una stabilità interna, ma bisogna procedere anche incrementando la vascolarizzazione con uno stimolo biologico. Secondo la metodica di Ilizarov, tale stimolo è rappresentato da una osteotomia in distrazione e da una compressione progressiva sul focolaio di pseudoartrosi. La osteotomia, seguita da distrazione, aumenta la vascolarizzazione di tutto il segmento, mentre la compressione, in sede di pseudoartrosi, aumenta la stabilità dei monconi ... Risorse aggiuntive: |