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Allungamento
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• All. Avambraccio( 3 )
• All. Femore( 3 ) • All. Gamba( 5 ) • All. Omero( 2 ) Allungamento ALLUNGAMENTO DEGLI ARTI CON METODICA DI ILIZAROVAngelo Villa, Maurizio A. Catagni PREMESSE Le metodiche di Ilizarov nell'allungamento degli arti, sono fondate sulla possibilità di evocare una nuova istogenesi in tessuti già differenziati. Torna utile, ai fini di una corretta applicazione della metodica, ricordare i dati sperimentali riguardanti l'importanza e il ruolo dei fattori meccanici e biologici nella rigenerazione guidata dei tessuti. La tecnica dell'allungamento inizia con una interruzione del segmento osseo che, sottoposto direttamente a tensione in distrazione mediante osteosintesi transossea con l'apparato, avvia un processo di riparazione che evolve in riproduzione cellulare a indirizzo osteogenetico. L'aumento in lunghezza dell'asse scheletrico mette in tensione indirettamente e in un secondo tempo anche le parti molli, innescando aspetti di istogenesi nei nervi, nei vasi, nei muscoli, negli elementi a derivazione connettivale, con immagini cellulari che rievocano le tappe dell'ontogenesi. La progressione dell'istogenesi è condizionata da fattori meccanici (stabilità della discontinuazione ossea, entità e ritmo dell'allungamento) e da fattori biologici (rispetto dell'integrità degli elementi osteo genetici e della vascolarizzazione). La stabilità consente il ripristino della funzione e delle informazioni fisiologiche di carico sull'osso. Gli esperimenti eseguiti molti anni fa presso l'istituto di Kurgan e confermati da recenti lavori ed esperienza cliniche, hanno dimostrato che montaggi a 4 stadi (due livelli di fissazione ossea ogni segmento) danno le maggiori garanzie di stabilità e realizzano le migliori condizioni di osteogenesi; montaggi a due stadi (con fili in tensione su un anello prossimale e uno distale al focolaio) realizzano stabilità minori: il processo di moltiplicazione cellulare è presente ma meno vivace. Montaggi a due livelli con fili non in tensione sono instabili e i processi riparativi evolvono in pseudoartrosi. L'entità e il ritmo di distrazione sono altri fattori meccanici influenti sull'istogenesi distrazionale. La sperimentazione ha evidenziato che, nei bambini, la progressione di un millimetro nelle 24 h è l'entità di crescita maggiormente compatibile con quella naturale; per quanto riguarda gli adulti, il ritmo deve essere minore (1/2, 3/4 mm al giorno). Allungamenti di 1,5-2 mm., causano stiramento dei vasi neoformati cui consegue ... Risorse aggiuntive: |