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Allungamento
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• All. Avambraccio( 3 )
• All. Femore( 3 ) • All. Gamba( 5 ) • All. Omero( 2 ) Allungamento la normalità funzionale e gli stimoli di carico consentono all'arto, in precedenza più corto, di svilupparsi simmetricamente al controlaterale.Se la menomazione è conseguenza di una epifisiodesi, si allunga in eccesso, stimando l'apporto alla crescita inerente alla cartilagine sterilizzata. COMPLICANZE La sede e la direzione di infissione dei fili e fiches deve essere ben codificata al fine di evitare lesioni accidentali degli assi vascolo-nervosi. Lo scorrimento teno muscolare deve essere rispettato infiggendo gli elementi di presa lontano dai tendini e, se possibile, nei setti muscolari. Comunque bisogna creare degli inviti per evitare l’inchiodamento muscolare con conseguente limitazione articolare Nonostante la corretta applicazione della metodica, specie negli allungamenti di una certa entità (40-50% della lunghezza iniziale), possono verificarsi complicanze che si manifestano nel periodo di allungamento, di fissazione o dopo la rimozione dell'apparato. Le complicanze possono essere di ordine biologico (ritardo di consolidazine, infezioni locali) o meccanico (difetti di assialità, contratture muscolari, lussazioni articolari). Per i ritardi di consolidazione si procede con manovre di accorciamento e allungamento per stimolare la formazione di callo; in caso di reale atrofia si procede ad un innesto di osso spongioso associando fattori di crescita. I difetti di assialità sono facilmente corretti con applicazione di snodi al fissatore e la FKT aiuta a prevenire le contratture e le deformità articolari. In caso di insuccesso della terapia, si proceder a rimuovere la tensione muscolare o articolare accorciando il segmento, rimandando poi ad un successivo allungamento. Risorse aggiuntive: |